Gabriele Sabatosanti alla Convention di Honolulu ha assunto ufficialmente la carica di Direttore Internazionale per il biennio 2015-2017. Lo abbiamo intervistati ieri appena arrivato da Oak Brook dove si è tenuta la sessione di formazione dedicata specificamente ai Direttori Internazionali.
Gabriele, lascia un po’ sopresi che anche i Direttori Internazionali facciano formazione lionistica. Cosa vi hanno insegnato?
Fatta la premessa che tutti abbiamo sempre bisogno di formazione e di informazione perché il Lionismo è una realtà di dimensioni così vaste e sempre in evoluzione cosi che non è facile essere aggiornati, la formazione dedicata ai Direttori Internazionali ha effettivamente contenuti particolari e specifici. E’ stato un incontro dedicato a focalizzare precisamente i nostri compiti, il nostro ruolo all’interno dell’organizzazione, gli obiettivi della nostra associazione a livello globale soprattutto tenuto conto del fatto che i Direttori Internazionali rappresentano la cinghia di trasmissione di idee, motivazioni ed obiettivi tra il Presidente Internazionale ed i Distretti e Multi-Distretti.
Hai parlato di obiettivi di livello, diciamo così, globale. Qual è il focus dell’azione del Presidente Internazionale Yamada ed i conseguenti obiettivi comuni a tutti i Club del mondo ?
Noi siamo alla vigilia del centanario del Lions Clubs International e, dunque, l’azione del Presidente Yamada è fortemente orientata al service e nello specifico all’obiettivo del centenario: servire almeno cento milioni di individui entro giugno 2018. Ciò nelle quattro aree di intervento che abbiamo individuato come prioritarie: vista, fame, giovani e ambiente. Il focus è sul service, lo ripeto, ed è su questo che tutti i club e tutti i Lions devono concentrare ogni attenzione per mostrare al mondo cosa sappiamo fare.
In questo nostro impegno dobbiamo anche avvalerci del supporto che la nostra Sede Internazionale è in grado di darci. Si tratta di una struttura fortemente focalizzata sui nostri obiettivi con competenze, soprattutto di marketing, assolutamente simili a quelle che possiamo trovare in una grande azienda. Oak Brook è organizzata per aree geografiche e, dunque, c’è un ufficio che segue specificamente l’Europa. Dobbiamo imparare ad utilizzare anche i servizi che sono in grado di offrirci per migliorare la nostra capacità di servire.
Quando si terrà il prossimo Board e ci sono argomenti che riguardino specificamente l’Italia?
Il prossima riunione si terrà ad inizio ottobre a Budapest. Credo che un tema al quale prestare da subito attenzione sia quello della Convention di Milano 2019. A prima vista, può sembrare un appuntamento ancora lontano ma non è così: ad Oak Brook siamo già seguiti con grande attenzione ed io siedo proprio nel Comitato per le Convention. Credo sia imprescindibile porre per Milano 2019 il massimo impegno perché sarà la vetrina attraverso la quale presenteremo il Lionismo italiano al mondo.