Dissolti i fuochi d’artificio, spente le luci, resta in noi il sentimento di orgoglio di aver fatto parte della grande squadra che è riuscita a fare dell’Expo di Milano un successo straordinario, oltre alle aspettative iniziali, testimoniato dai 21,5 milioni di visitatori che hanno animato i padiglioni e il lungo viale del Decumano.
I Lions sono stati tra coloro che hanno saputo interpretare concretamente l’essenza dell’Expo: sia attraverso la presenza qualificata dei soci, sia per la sinergia tra le principali manifestazioni e il palinsesto degli eventi Lions che ha toccato il cuore del tema di Expo.
La Cascina Triulza ha rappresentato la vera novità, primo padiglione interamente dedicato alla Società Civile. Qui i Lions hanno dato vita all’originale staffetta settimanale dei gruppi di presidio dei 17 distretti italiani: una presenza che ha arricchito l’intero padiglione con tante storie diverse, testimonianze, filmati, soci italiani e stranieri che si sono dati appuntamento, anche per incontri di gemellaggio. La Cascina è diventata per i visitatori il luogo dove incontrare gli amici e trovare un po’ di riposo. Tante le scolaresche.
Una visita piacevole anche per molte autorità, tra cui spiccano i Presidenti Mattarella e Napolitano e i Past Presidenti Internazionali Lions Pino Grimaldi, Barry Palmer e Joe Preston.
Il giubbino giallo Lions è stato il codice di abbigliamento che ha contraddistinto la nostra presenza, incuriosendo i visitatori e sviluppando un dialogo amichevole con tante persone che hanno lavorato in Expo.
Il semestre è stata un’occasione unica per incontrare molte delle più importanti personalità del mondo, dai Capi di Stato e di Governo, ai più alti dirigenti delle organizzazioni internazionali, politici, premi Nobel, personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura, dell’imprenditoria, dell’arte. Grazie al ruolo di Civil Society Participant, i Lions hanno partecipato con proprie delegazioni alla maggior parte delle manifestazioni e alle parate più suggestive ed emozionanti: la parata “Orgoglio Italia” della Festa della Repubblica del 2 giugno con l’immenso flash mob di ombrelli tricolori, quella delle Women for Expo, della Festa del Pane, la parata delle Nazioni Unite nella Giornata Umanitaria Mondiale: l’immagine dei Lions italiani e francesi con giubbini gialli e blu che sorreggono le lettere della parola “solidarity” ha fatto il giro del mondo. E poi l’incontro interreligioso “Il cibo dello spirito” con la benedizione del cibo portato dai Paesi e anche dai Lions e dai Leo; la Giornata Mondiale dell’Alimentazione con la visita del Presidente Mattarella, del Segretario Generale ONU Ban Ki-moon e la consegna della Carta di Milano da parte del ministro Martina.
I Lions hanno realizzato, rispetto alla previsione iniziale di 30, ben 40 eventi che hanno toccato tutti gli punti del tema di partecipazione, presentando un’innumerevole quantità di service: lotta alla fame e alla sete, qualità e sicurezza alimentare, prevenzione sanitaria, adozione di sani stili di vita, lotta allo spreco, tutela dell’ambiente, salvaguardia delle tradizioni agroalimentari e della biodiversità, promozione dell’innovazione con finalità sociale. Ampio lo spettro dei luoghi dove sono stati realizzati i convegni, le premiazioni, i workshop, le degustazioni e gli spettacoli del programma Lions. In Cascina: nello spazio espositivo, nell’Auditorium, negli spazi Workshop, nel Children Lab, nella Corte, sul Palco. Nel sito di Expo: nell’Expo Center, nel Conference Center e lungo il Decumano, con la splendida parata del Lions Day, nel cluster delle Spezie, dei Cereali e Tuberi e anche nel Padiglione della Russia, del Qatar, di Intesa San Paolo e nel Teatro della Terra.
Da evidenziare è anche la forte sinergia con le Nazioni Unite: nella Giornata Mondiale dell’Ambiente, in cui si è trattato il tema dell’influenza del clima sulla produzione di cibo; nella Giornata Umanitaria Mondiale, col grande convegno su microcredito, riuso nella catena alimentare, nutrizione e salute; nella settimana dedicata all’Alimentazione terminata il 16 ottobre, con l’Africa Lions Day, con i temi dell’innovazione, dell’obesità infantile e dei sani stili di vita; lo spazio lions è stato indicato come punto di interesse per i visitatori sul tema della lotta alla fame.
A chiudere il semestre, oltre alla Carta di Milano, la firma della Carta “Expos that welcome everyone” che promuove la lotta contro ogni genere di discriminazione nelle future Esposizioni Universali (Dubai 2020) ed Internazionali (Antalya 2016; Astana 2017). Sottoscritta da più di 70 associazioni, oltre ai Lions, è stata consegnata da Giuseppe Sala, AD di Expo 2015, alla Presidenza del Bureau delle Esposizioni Universali (BIE) lo scorso 30 ottobre.
Sono convinta, non solo perché lo hanno detto in molti e ce lo ha scritto in una lettera il Ministro Martina, che noi Lions abbiamo contribuito attivamente al successo di Expo e alla creazione del suo lascito. A noi ha regalato forti emozioni, tante amicizie destinate a durare nel tempo, la prospettiva di un futuro più consapevole, in cui si possa passare volentieri il testimone alla generazione di giovani “a fame zero”.
Dalla rivista Lion dicembre 2015.