Con l’avvicinarsi del ferragosto sono sempre di più gli anziani che rimangono a casa soli.
I Lions Club Correggio “Antonio Allegri” e Fabbrico “Rocca Falcona” hanno pensato a loro, ideando e finanziando “Telefono d’Argento”, un progetto triennale realizzato in collaborazione con l’Ausl, l’Unione dei Comuni Pianura Reggiana e i Comuni di Correggio, Rio Saliceto, San Martino in Rio, Rolo, Fabbrico e Campagnola.
“Telefono d’Argento” è un servizio rivolto agli ultra 65enni che vivono soli ed incontrano difficoltà nel loro vivere quotidiano, soprattutto in estate quando il grande caldo si fa sentire, le persone di riferimento vanno in vacanza e i negozi chiudono per ferie. Insomma quando la paura di essere soli è più forte.
Da giugno fino a metà settembre, nei mesi in cui in cui le persone fragili entrano in maggiore difficoltà, è stato attivato un call center (tel. 0522.630238) con un operatore a disposizione due volte la settimana, il martedì e giovedì dalle 15 alle 17. Le persone possono chiamare direttamente oppure far pervenire la segnalazione tramite il proprio medico di base o l’assistente sociale presente nel Comuni coinvolti. La sede del “Telefono d’Argento” si trova in via Circondaria, presso i locali dell’Ausl di Correggio.
L’iniziativa – divenuta operativa su proposta dei Lions Club alle istituzioni Ausl del Distretto e al Servizio socio assistenziale – nasce anche dall’esigenza di effettuare una mappatura delle fragilità presenti nel territorio che riguardano, nella maggioranza dei casi, le persone più anziane.
Il progetto, pertanto, nel corso dei tre anni permetterà di svolgere uno studio approfondito delle criticità individuali, sia riferite al singolo nucleo familiare che alla complessità del territorio, per arrivare in futuro ad offrire ai cittadini/utenti servizi migliori e sicuramente mirati. L’analisi permetterà quindi di ottimizzare le risorse economiche e professionali messe a disposizione dagli Enti e dalle Istituzioni in un’ottica di risparmio e miglioramento dei servizi.
Un vero e proprio investimento, insomma, finalizzato soprattutto a prolungare il benessere delle persone più anziane nella loro abitazione, rimandano l’inserimento in istituti pubblici o privati.
Per questo, il progetto ha coinvolto, oltre all’Ausl e al Servizio domiciliare integrato, anche Privata Assistenza che, con i propri servizi, si occupa da anni di mantenere il più a lungo possibile le persone anziane al proprio domicilio, oltre alle diverse associazioni operative nei Comuni aderenti all’iniziativa che, con la loro esperienza e professionalità, forniscono un contributo di dati e informazioni fondamentali al progetto.
fonte e foto http://www.modena2000.it/