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In occasione del Consiglio dei Governatori del 3 settembre, abbiamo incontrato Carlo Bianucci, Presidente del Consiglio dei Governatori per questo anno sociale, e con lui abbiamo affrontato alcuni degli argomenti chiave di questo particolare momento della vita del nostro Multidistretto.
Carlo, quali sono le tue priorità per quest’anno lionistico?
Instaurare un dialogo più stretto con le componenti del territorio in modo particolare diminuire il gap che secondo me esiste tra i Club ed i Distretti e tra questi ultimi ed il Multidistretto. Noi abbiamo una struttura un po’ verticistica: credo che dovremo adoperarci per far sì che quelle che sono le singole funzioni delegate rispettivamente ai Club, ai Distretti ed al Multidistretto si avvicinino molto di più. E’ un modo per far aumentare la partecipazione dei soci alla vita di tutta l’associazione e credo che ciò possa influenzare positivamente in futuro anche l’attività a favore degli altri, per gli interventi di sussidiarietà in modo particolare.
Dopo lo choc della notte del 24 agosto tutti i nostri Club si sono messi subito al lavoro. Quali sono i nostri obiettivi specifici, cosa ti aspetti dai Club, cosa sta succedendo nel mondo lionistico a favore delle popolazioni colpite dal terremoto?
Innanzitutto dobbiamo essere fieri di quello che stiamo vivendo da parte dei singoli soci. L’effervescenza di attenzione, di sensibilità che c’è stata da parte di tutti i soci verso le popolazioni colpite ha superato anche la parte organizzativa delegata alle strutture territoriali ed al Multidistretto. Quindi un riconoscimento particolare va proprio al senso di appartenenza che è emerso e che sta continuando ad emergere da parte di tutti. Credo che tutta questa effervescenza e questa disponibilità vada organizzata. Ora tocca alle strutture di coordinamento territoriale far sì che questa disponibilità si trasferisca in un’operazione che si ponga a fianco delle popolazioni. Credo che in questa occasione noi potremo dimostrare come le nostre professionalità – e noi ne abbiamo di ogni tipo dal campo sanitario a quelle più specifiche alle attività di ricostruzione – noi le sappiamo e le possiamo impegnare. Credo che si tratti di un aspetto che possa determinare una diversa identità rispetto a quella del passato che era molto più orientata verso una beneficenza di tipo tradizionale.
Proprio partendo dalla nostra identità e dalle necessità di una società che cambia, come ritieni debba cambiare il ruolo ed il modello di funzionamento del Lionismo?
Credo che si debba dare attuazione pratica – cosa che fino ad oggi è avvenuta solo in maniera minimale – a quello che è un nostro ruolo, quello della sussidiarietà che ci è anche consentita dall’articolo 118, 4° comma della Costituzione. Proprio la Costituzione, infatti, ci permette di svolgere azioni di solidarietà in senso sia verticale che orizzontale affiancandoci alle istituzioni. Noi questo tipo di azione l’abbiamo fin qui sviluppata poco e questo fatto si vede anche in occasione di questo terremoto perché non abbiamo strumenti adeguati per affiancarci alla Protezione Civile, nel caso specifico, ed alle Prefetture. Noi stiamo lavorando in questo senso e credo che il domani dovrà contraddistinguere le nostre azioni proprio in questa direzione, cioè quella di essere molto più propositivi nei confronti delle istituzioni e di affiancarci – sempre portando avanti il nostro emblema ed i nostri colori – ma mettendo anche un po’ di più di testa e di cuore verso obiettivi che sono diversi da quelli del passato.
Sicuramente noi, insieme alle istituzioni, potremo svolgere un ruolo più determinante e riaccreditarci forse anche di un’identità che forse oggi è confusa insieme a tante altre associazioni che alle volte svolgono compiti anche similari ai nostri.
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