Il Lions Club di Caltanissetta per i giovani nell’anno del centenario.
Di Alfonso La Loggia
Il 31 gennaio ricorre la festività di San Giovanni Bosco, Santo che dedicò la sua vita ai giovani raccogliendoli e guidandoli verso una vita di onestà e rettitudine. San Giovanni Bosco aveva capito fino in fondo l’importanza di una gioventù sana e forte nella Cristianità. Lo stesso valore è condiviso dai Lions che da sempre guardano con grande attenzione ai giovani di tutte le epoche e che nell’anno del centenario della fondazione del Lions Club International hanno voluto dedicare ai giovani di tutto il mondo uno specifico service.
In armonia con tali principi il Lions Club di Caltanissetta presieduto dal Dott. Marco Maira, nell’ambito delle celebrazioni del centenario, ha voluto offrire alla Parrocchia del Sacro Cuore e alla città una statua del Santo educatore, che ricordasse a questa società l’importanza di una gioventù, che rappresenta il nostro futuro, formata a sani e saldi principi di fede. Il monumento, dedicato ai giovani di ieri, di oggi e di domani, rappresenta anche i tanti educatori che hanno lavorato con dedizione e passione per accompagnare generazioni di giovani nisseni nel percorso di formazione sociale frequentando l’oratorio della Parrocchia.
L’iniziativa ha trovato il più ampio consenso del Parroco Padre Salvatore Rumeo e di S.E.R. Mons. Mario Russotto, Vescovo delle Diocesi di Caltanissetta, che sabato 28 gennaio scorso ha presieduto la cerimonia di donazione e benedizione della statua, in occasione proprio della celebrazioni della festa del Santo che ha visto coinvolti centinaia di giovani già impegnati nelle attività parrocchiali. Una lapide commemorativa è stata scoperta ad imperituro ricordo dell’evento.
Il service del Lions assume una doppia valenza in quanto, oltre al forte simbolismo rappresentato dal monumento, l’educazione e l’integrazione dei giovani attraverso il gioco, lo sport e il sorriso, l’opera “Senza fare rumore …” dell’artista Lillo Giuliana valorizza il giardino antistante la parrocchia; uno spazio guadagnato alla pubblica fruizione dopo la demolizione del rudere preesistente su via Messina, fin dagli anni ’60 cerniera tra il centro storico e i nuovi quartieri di espansione.
Si è così concretizzata ancora una volta la presenza del Lions Club nella città attraverso la donazione di simboli significativi delle nostre azioni.