Durante la giornata del 30 giugno sono arrivati a Roma i ragazzi Ada, Adel, Annika, Daniela, Ege, Nadia, Oskar, Pawel, Robert e Sabrina, provenienti da Taiwan, Ungheria, Finlandia, Perù, Turchia, Danimarca, Messico, Polonia, Texas, Germania. Si è così tenuta la prima riunione conviviale del gruppo, che si era precedentemente conosciuto via mail e tramite social media nei mesi precedenti il campo grazie all’organizzazione di Cagliari.
Tutte le maggiori attrazioni artistiche e culturali della Capitale sono state oggetto di apprezzamento da parte dei giovani europei e extraeuropei: San Pietro, Musei Vaticani, Colosseo, Fori imperiali, Altare della Patria, Basilica di San Pietro, Musei Vaticani e Cappella Sistina. Basilica di San Giovanni. Inoltre sono state organizzate le escursioni a Anzio, al Museo Archeologico, a Tivoli alla Villa D’Este e a Nettuno ai resti della Villa di Nerone. La settimana romana, coordinata dalla responsabile del Lazio Marisa Fusari, con la collaborazione dell’officer Mauro Medda, di Francesco Perrella e dei Leo Federico Randisi e Mattia Lattanzi accompagnato dal fratello Lorenzo, si è conclusa con una cena di saluto alla presenza di diverse autorità lionistiche.
Il trasferimento in Umbria con bus di linea ha offerto la possibilità di ammirare incantevoli paesaggi. Giunti a Perugia le famiglie ospitanti hanno festosamente accolto i ragazzi in un clima rilassante dove arte, cultura, natura e sport sono state accolte con grande interesse. Durante la cerimonia di apertura della settimana umbra la reciproca conoscenza si è consolidata attraverso la proiezione delle presentazioni dei singoli partecipanti realizzate dagli stessi in power point. Dopo la cena di gala una sorpresa canora: l’inno finlandese eseguito dalla splendida voce di Annika; non poteva quindi mancare l’esecuzione dell’Inno italiano.
Il programma, predisposto dalla responsabile dell’Umbria Anna Rita Chimienti, ha previsto la visita di Perugia dove era in corso la manifestazione Umbria Jazz, Assisi, Spoleto, Cascata delle Marmore e Isola Polvese dove i ragazzi hanno svolto una lezione con gara finale di Tiro con l’arco. Hanno collaborato i lions: Alfredo de Cenzo, Ferruccio e Federico Fiordispini, Luisa Paroli, Vibiana Cesari e Sissi Palmieri.
I giovani si sono trasferiti a Cagliari il 14 luglio, accolti dalle famiglie ospitanti all’aeroporto di Cagliari Elmas. Il programma, elaborato dal Direttore del Campo Amicizia Anna Giulia Solinas, ha previsto la visita al complesso nuragico di Barumini, riconosciuto dall’UNESCO quale sito patrimonio dell’umanità. In serata i ragazzi sono stati ospitati dal Lions Club Selargius in una cena tipica con spettacolo folkloristico. Successivamente a San Sperate i ragazzi hanno partecipato a un Laboratorio psicomotorio e artistico per la realizzazione di un Murales. Inoltre: visita al Museo Archeologico di Cagliari e all’esposizione straordinaria dei Giganti di Mont’e Prama.
Infine, è stata visitata la cittadina di Pula e la giornata è stata trascorsa nella splendida spiaggia di Santa Margherita, la mattinata successiva è stata dedicata al mare del Golfo degli angeli e all’attività sportiva del Beach Volley. La cena di saluto, alla presenza del Governatore Rocco Falcone, con dancing e musica dal vivo e bagno finale in piscina. Il 21 luglio i ragazzi sono ripartiti arricchiti dall’esperienza. I ringraziamenti vanno, oltre che alle famiglie ospitanti, agli Officer: Maria Antonietta Accalai, Andrea Fois, Mariangela Foscoliano, al giovane Tutor e interprete Matteo Serra e i giovani Marta Fois e Giovanni Battista Melis.
Durante il Campo, i ragazzi, secondo gli scopi del Lionismo, sono stati sollecitati a comprendere i diversi tratti delle culture di appartenenza per creare uno spirito di tolleranza e di comprensione. Il viaggio in Italia, attraverso le tre regioni Lazio, Umbria e Sardegna è stato quindi fonte di comprensione e di amicizia: quell’amicizia che lionisticamente mira a “creare e stimolare uno spirito di comprensione tra i popoli del mondo. L’amicizia creatasi tra i ragazzi, le famiglie ospitanti e gli organizzatori del campo non si concluderà con i saluti ma proseguirà nel tempo, nonostante le distanze, e non sarà mai dimenticata, grazie all’impegno profuso dalle famiglie dei soci Lions che hanno ospitato e condiviso ogni momento di questa magnifica esperienza.