Ogni missione di volontariato nei paesi del bisogno è sempre diversa dalla precedente ed è sempre foriera di novità e portatrice di nuove e importanti esperienze. Anche la XIV missione di SO.SAN. in Marocco non ha tradito questo cliché. Iniziata poco bene, per via di uno sciopero dei medici e degli infermieri marocchini, alla fine è stata un grande successo.
Ma andiamo con ordine iniziando dal team che, in questa occasione, era composto da Salvatore Trigona, Bruno Davitti, Enrico Guerra, Rosa Apicella, Claudia Benini, Alfredo Altitonante.
Il team SO.SAN. arriva a Casablanca domenica 15 ottobre proseguendo per Azilal a circa 250 km da questa città. La mattina dopo, consumata una frugale colazione, ci si avvia in ospedale per il consueto briefing programmatico con il Direttore Sanitario.
L’impatto all’ingresso non è stato quello che ci aspettavamo. Era stranamente quasi deserto per uno sciopero in corso. La conferma arriva anche dalle parole del Direttore. Dopo una cordiale discussione, si programma la nostra attività, cercando e trovando con lui soluzioni condivise per quella improvvisa e inattesa situazione. Si concordano che i tre giorni di sciopero sarebbero stati recuperati operando anche il sabato, la domenica e il lunedì della settimana successiva. E così è stato, effettuando interventi chirurgici per colelitiasi, laparoceli ed ernie per tutto il periodo a disposizione.
Da martedì 24 ottobre ha inizio la missione “esplorativa”, che ci porta dopo 12 ore circa di viaggio in macchina nel sud sahariano del Marocco, a circa 800 km da Azilal, precisamente nelle cittadine di Assa e di Tan Tan.
Abbiamo avuto incontri con i Prefetti della due città, che ci hanno chiesto di effettuare missioni sanitarie anche nei loro ospedali.
Fatto un sopralluogo presso le strutture sanitarie per visionare i reparti di chirurgia e le sale operatorie e valutata l’idoneità igienica e delle attrezzature disponibili, ci siamo riservati di analizzare la loro proposta dopo aver vagliato le nostre potenzialità, previi accordi scritti tra le parti.
Questa in estrema sintesi la XIV missione in Marocco.
Alcune riflessioni:
- qualsiasi missione sanitaria di volontariato non è mai avulsa da imprevisti sia positivi che negativi;
- poiché si opera in paesi con usi, costumi e modus operandi diversi dai nostri, nulla è da dare scontato;
- le nostre missioni sono indirizzate verso malati bisognosi che, grazie al nostro impegno e alla nostra professionalità, possono essere sottoposti ad interventi chirurgici a loro negati da un sistema sanitario in cui una costosa ospedalità privata domina sulla pubblica, mentre la sanità pubblica soffre di una persistente carenza di personale;
- bisogna anche riconoscere l’estrema generosità dei numerosi membri delle associazioni locali partner delle missioni e l’impegno delle Autorità nel cercare in tutti i modi di aiutare i propri poveri.
Questa è, in estrema sintesi , la XIV missione in Marocco.
Finché ci saranno medici generosi e altruisti, finché la situazione politica locale lo permetterà, la SO.SAN. continuerà a fare la sua parte a favore degli “ultimi”.