Il Poster per la Pace compie trent’anni. Un traguardo che merita di essere celebrato se pensiamo al valore di questa iniziativa che ogni anno coinvolge centinaia di migliaia di ragazzi di tutti i paesi del mondo a ragionare su questo valore fondamentale per la sopravvivenza stessa del nostro pianeta.
Quest’anno il tema del concorso è stato “Il futuro della pace” dunque un’ulteriore riflessione su quali siano i presupposti stessi per costruire la pace.
Tra le caratteristiche salienti del concorso Un Poster per la Pace vi è proprio la capacità di fornire ogni anno un nuovo angolo di visuale. L’anno scorso, il tema fu infatti “Una celebrazione della Pace” ma, ad esempio, nel 2013-14 ai ragazzi fu chiesto di ragionare su un argomento ancora più ampio: “Il nostro mondo il nostro futuro”.
Per celebrare i trent’anni del poster, il Distretto 108L con la coordinatrice distrettuale del service, Federica Ravacchioli, hanno deciso di realizzare una mostra di tutti i poster vincitori a livello di Club a Perugia nella ex Chiesa della Misericordia a Via Oberdan a Perugia.
Un luogo posto nel cuore del centro storico e tale da attrarre l’attenzione sia dei perugini che dei turisti.
L’inaugurazione della mostra ha così visto la presenza di un folto pubblico di Lions e di cittadini. Tra i primi, il PDG Tommaso Sediari, il 2° Vice Governatore Massimo Paggi, i Presidenti di Circoscrizione e di Zona, Rosalba Bruno e Antonio Ansalone, nonché numerosi Officer distrettuali e Presidenti di Club.
Aprendo la mostra, Federica Ravacchioli ha avuto modo di sottolineare alcuni passaggi importanti nell’evoluzione di questo service.
“Colpisce – ha detto Federica – come nel corso degli anni siano profondamente mutati gli argomenti che i ragazzi pongono al centro delle loro opere. Negli ultimi dieci anni, la pace veniva rappresentata come l’opposto della guerra. La colomba bianca con il pamoscello d’ulivo nel becco era l’immagine più diffusa”.
Poi l’evoluzione della nostra società ha fatto il suo corso ed, evidentemente, ha portato ad una più forte coscienza, anche nei ragazzi, della complessità della vita sul pianeta Terra.
“Oggi vediamo apparire nei disegni il tema della sostenibilità. I ragazzi parlano, ad esempio, di tutela dell’ambiente. Entrano in scena nuovi elementi, pensiamo ai computer ed ai robot”, conclude Federica Ravacchioli.
Così le pareti della Chiesa della Misericordia sono coperte in ogni punto dai poster dei ragazzi che trasmettono speranza e desiderio di un futuro diverso.
A noi operatori del servizio umanitario donano la soddisfazione di sapere che anche quest’anno, nel solo Distretto 108L, sono stati coinvolti più di diecimila studenti.
Se immaginiamo questo numero a livello di Italia e dei 210 paesi in cui operiamo, allo appare chiaro in tutta la sua forza il perché i Lions siano gente capace di cambiare il mondo.