In una basilica straordinariamente gremita per la ricorrenza del Santo Patrono, il labaro del Lions Club San Valentino, posto a destra dell’altare, era una dei primi elementi che chiunque notava entrando in chiesa. Così pochi giorni fa a Terni, città protetta, appunto, dal santo degli innamorati, l’azione dei Lions non è certo passata inosservata.
Il Club ha infatti donato alla sua comunità una vetrata policroma che oltre ad ornare la basilica racconta anche una esemplare storia di collaborazione tra Lions, istituzioni e mondo della scuola.
Una storia che ha trovato il suo compimento quando Monsignor Giuseppe Piemontese, Vescovo di Terni, al termine della Santa Messa in onore del patrono Valentino il 14 febbraio, ha invitato il Presidente del Club Ivano Argentini a venire accanto a lui per descrivere a tutti i presenti quanto realizzato dando così grande visibilità al nostro progetto di servizio.
Va però qui evidenziato come il service del Club abbia avuto risvolti che vanno oltre la certamente meritoria donazione.
Un service tra arte e scuola
Infatti, nei mesi precedenti, Anna Chielli, socia e past presidente del Club aveva intessuto un fitto dialogo con la curia vescovile per, dapprima, individuare il tema della vetrata (il Miracolo della guarigione di Cheremone) e poi per coinvolgere gli studenti del Liceo Artistico “Metelli” nel disegno della vetrata stessa.
Così, il Vescovo ha trasmesso agli studenti un’immagine del tema prescelto e questi si sono posti al lavoro affiancati dalla prof.ssa Angela Avenoso e dal prof. Pasquale Verdone nonché dal maestro vetraio Pierluigi Penzo.
Proprio qui è nata una fase particolarmente innovativa di questa esperienza. Infatti, il maestro Penzo ha affiancato gli studenti in una serie di sessioni che si sono concretizzate in uno specifico progetto di alternanza Scuola-Lavoro. Durante gli incontri, sono stati così affrontati temi specifici riguardo a come doveva essere ideata, progettata e realizzata la vetrata dal punto di vista tecnico e strutturale, nonché sulla disposizione delle figure e sull’armonia dei colori.
Ne sono scaturiti dieci bozzetti sottoposti dagli studenti alla Commissione d’Arte sacra presieduta dal Direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi, don Claudio Bosi. Quello scelto è stato poi trasformato in un cartone a dimensione reale con lucidi colorati. E la dimensione della vetrata non è un elemento trascurabile: infatti si estende per 180 x 280 cm con un’area di 5 mq.
Collocata nella cappella del braccio destro del transetto sopra l’altare di San Michele Arcangelo, la vetrata del Miracolo della guarigione di Cheremone è la quarta realizzata per la basilica su commissione dello stesso Club Lions Terni san Valentino a cominciare dalla prima posta al centro della facciata nel 1993, anno di fondazione del Club.