di Loris Baraldi
Molti sanno dell’esistenza degli scambi giovanili nella nostra associazione, ma quanti li conoscono veramente? Ragazzi di tutto il mondo possono fare un’esperienza all’estero grazie al Lions International.
L’esperienza consiste nell’essere ospitati da una famiglia nel paese straniero e partecipare ad un campo per la gioventù. Quest’ultima attività non è presente in tutti i paesi nei quali gli scambi giovanili Lions vengono organizzati e viene interpretata ovunque in modo differente.
Ci sono campi che offrono programmi spartani a diretto contatto con la natura, altri con sistemazioni più confortevoli e con programmi che spaziano dalla cultura (visite a monumenti e musei), al turismo (visite a città e luoghi pittoreschi) dallo sport (snorkelling diving, rafting, parchi tematici…) ad attività aggregative (giochi di società, ballo, musica..).
Il filo conduttore, per tutto dovrebbe essere che non siamo e non vogliamo essere un’agenzia viaggi: ciò che noi offriamo è un’esperienza di vita.
Ma se analizziamo il programma di moltissimi campi, in che cosa si differenziano rispetto a ciò che potrebbe offrire una agenzia viaggi?
Forse per il fatto di essere gratuiti, perché sostenuti finanziariamente dai Lions club di quel paese? Purtroppo ciò non è nemmeno del tutto vero perché in alcuni paesi la quota di partecipazione a questi campi Lions può anche essere molto onerosa (si va dai 700 ai 1.200 $).
In Italia la partecipazione ai nostri campi è gratuita o con un piccolo fee a titolo di rimborso spese per costi di trasporto.
Ma non riusciamo spesso a distinguerci e a caratterizzarci rispetto all’offerta di un club vacanze.
Il Campo Emilia, cercando di evolvere in tal senso ha deciso, da quest’anno, di diventare inclusivo per ragazzi con handicap.
Campo Lions Emilia: viva l’inclusione
Poiché i Lions sono conosciuti nel mondo come i cavalieri della vista e non essendoci in Italia campi specifici per ragazzi con problemi visivi, abbiamo pensato di aprire il Campo Emilia a ragazzi ciechi o ipovedenti. Grazie alla costruttiva collaborazione con l’UIC di Reggio Emilia, sono stati selezionati 4 ragazzi ipovedenti, che parlavano inglese ed erano disponibili a fare da “cavia” per l’avvio di questo progetto.
27 ragazzi di 21 nazioni diverse hanno accolto i 4 ragazzi italiani e hanno dato vita ad un programma uguale per tutti. La sede è stata fissata nel Castello di Rossena, roccaforte matildica sulle colline reggiane. Per 10 giorni i ragazzi hanno preso possesso del castello e in esso hanno sviluppato programmi interessanti ed aggreganti.
Abbiamo chiesto loro quali avrebbero dovuto essere i capisaldi a cui l’uomo non dovrebbe mai rinunciare nel suo vivere quotidiano nella società d’oggi e li abbiamo confrontati con la carta dei diritti dell’uomo vigente. Sono emersi spunti di discussione molto interessanti.
Abbiamo poi fatto escursioni alla nostra scuola cani per ciechi di Limbiate per vedere questi nostri amici a quattro zampe all’opera.
Siamo andati a Milano, Venezia e Ferrara. In quest’ultima città abbiamo visitato il centro storico in bicicletta e i 4 ragazzi ipovedenti sono stati la forza motrice dei tandem condotti da altri 4 ragazzi vedenti nei quali hanno dovuto riporre la propria fiducia (il motto del campo è “I trust you”, io mi fido di te!).
Abbiamo preso parte ad una “cena al buio” dove tutti i partecipanti, bendati, sono stati messi sullo stesso piano dei ragazzi ipovedenti. Atmosfera serena, allegra e sicuramente con risvolti positivi, molto al di sopra delle nostre aspettative
Negli incontri con i vari club, che hanno fatto a gara per accoglierci e stare assieme convivialmente, i ragazzi hanno preso diretto contatto con i presidenti e i soci Lions. Purtroppo i giorni non sono stati sufficienti per accontentare tutti e abbiamo dovuto raccogliere prenotazioni per il prossimo anno dai club rimasti a “bocca asciutta”
Abbiamo provato a dare contenuti diversi al Campo Emilia e non so se ci siamo riusciti, ma la soddisfazione dei 4 ragazzi che ci hanno consentito di fare questa esperienza, ci ha dato lo stimolo per confermare l’attività anche per il prossimo anno.
Lo apriremo al mondo e al prossimo Forum Europeo di Skopje inviteremo ragazzi ciechi o ipovedenti a venire in Italia per completare il Campo Emilia 2019, continuando nel nostro sforzo di realizzare un campo sempre più inclusivo.
La lezione che abbiamo portato tutti a casa è stata che per 10 giorni noi Lions abbiamo camminato assieme a ragazzi di tutto il mondo… uomini e donne, tutti diversi tra loro, con pregi e difetti, ma con la grande voglia di stare assieme per cercare di capirsi e di confrontarsi.
Promuovere uno spirito di comprensione tra i popoli del mondo… forse, nel nostro piccolo, ci siamo riusciti.