di Titta Parisi
Nel programma sugli Specialty Clubs , avviato da LCI come strategia sperimentale di crescita associativa dall’agosto 2017 al 2020, leggiamo che esso ”è stato pensato per creare dei clubs i cui soci, che hanno un interesse o una passione comune, si avvalgano dell’opportunità di conoscersi e collaborare più a fondo: questi possono condividere, ad esempio, lo stesso hobby, lo stesso sport, la stessa professione o etnia. La formazione di clubs con interessi specifici permetterà, così, a gruppi interi di persone in tutto il mondo di trasformare le loro passioni in progetti di service appaganti a diretto beneficio delle loro comunità”.
Il 29 giugno scorso a Las Vegas i Lions di tutto il mondo, su invito del PID Sanjay Khetan, Specialty Clubs Program International Chairperson, si sono confrontati su questa nuova strategia di crescita associativa, durante il campfire organizzato da Jeanne Ewart, Specialty Clubs Program Specialist
Il Multidistretto 108 Italy ha portato la sua esperienza, maturata tra il settembre 2017 e il giugno 2018, che ha visto la nascita di dieci specialty clubs che includono tutte le categorie di soci indicate nel programma internazionale.
Specialty Club: 10 in Italia
Sono stati infatti fondati, come descritto nei report dei Coordinatori multidistrettuali Alessandro Mastrolilli e Titta Parisi, il Lions Club Torino Filadelfia, i cui soci condividono la stessa professione (medici-dentisti) messa a disposizione dei ceti meno abbienti del territorio; lo Specialty Club Altamura, i cui soci condividono l’interesse per il service degli scambi giovanili; lo Specialty Club Larino, i cui soci condividono l’interesse per la difesa della comunità etnica albanese; lo Specialty Club Puglia dei Patrimoni e dei Cittadini, i cui soci si occupano della valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del territorio, lo Specialty Club Puglia Champions, i cui soci promuovono sul territorio la cultura dello sport per i disabili attraverso l’organizzazione di Special Olimpycs; lo Specialty Club Salento e Territorio, i cui soci danno impulso ad attività di promozione turistica della regione del Salento, lo Specialty Club Medicina Solidale, i cui soci si occupano della diffusione di stili di vita sani nelle scuole e nei luoghi di aggregazione giovanili; lo Specialty Club di Ciclisti di Bosco Marenco, i cui soci condividono la passione per il ciclismo, Lo Specialty Club Genova Acqua per al Vita, i cui soci si occupano di progettazione di sistemi di irrigazione in Africa, lo Specialty Club Salerno prevenzione e ambiente Maurizio De Tilla, i cui soci, medici e giuristi, si occupano dello screening del cancro pediatrico, negli ultimi anni in aumento in alcune zone della regione Campania, indicate dalla stampa nazionale e internazionale come “Terra dei fuochi”, nelle quali è presente un’attività di sversamento abusivo di rifiuti pesanti,
In Italia, rispetto agli altri paesi europei, abbiamo avuto dunque una buona risposta alla strategia affiliativa in oggetto e non a caso, data la cospicua presenza nel nostro paese, fin dagli anni ottanta, a seguito della crisi dei partiti politici, di quello che i sociologi chiamano “volontariato episodico”, che raccoglie prevalentemente giovani e donne che, “episodicamente,” mettono al servizio dei bisognosi le loro competenze in campo medico, giuridico, sportivo, ecc.
Abbiamo potuto constatare, infatti, che il Club lions sembra avere la possibilità di offrire a questi volontari una rete, una struttura che espande le competenze, potenzia la motivazione, facilita l’operatività, la rende stabile nel tempo e nello spazio, permette, attraverso il confronto, di superare gli ostacoli interni ed esterni alle attività solidali, offrendo un modello etico di servizio, disciplinando l’appartenenza e la responsabilità: pensiamoci insieme!
*Co-coordinatore multidistrettuale Specialty Clubs