di Alberto Ciglia*
Sul numero di Marzo 2019 della nostra rivista nazionale LION, il PCC Naldo Anselmi, in apertura di un suo prezioso articolo, affermava: “Spreco alimentare, povertà e ambiente. I Lions potrebbero giocare un ruolo estremamente importante contro lo spreco alimentare, sia in fase di recupero e ridistribuzione alle persone povere, sia nelle azioni di sensibilizzazione, soprattutto in ambito scolastico, con una utilità che risponderebbe pienamente alle loro prefissate campagne nella lotta alla povertà e in favore dell’ambiente”.
Nel ringraziare il PCC Anselmi per questo suo indiretto riconoscimento della bontà della scelta a suo tempo fatta con questo progetto di Service, i Lions bergamaschi vogliono portare ad una più ampia conoscenza dei Lions italiani questa loro esperienza che, attraverso un percorso sperimentale prudente e complesso, sta oggi producendo dei risultati, si potrebbe dire concretamente “dei frutti”, già estremamente significativi verso le persone bisognose e anche per l’ambiente, oltre ad aver messo a punto un modello progettuale e realizzativo che potrebbe con relativa facilità essere riprodotto in numerosissime altre località dove la nostra associazione è operante.
L’esordio del 2015
Dopo una prima iniziativa, più semplice e circoscritta, avviata nel 2015 dal Lions Club Città dei Mille, in vista del Centenario LCI del 2017, i Lions Club bergamaschi compresi nell’allora Zona 11 della Circoscrizione Bergamo (Distretto 108 Ib2), e cioè Il Lions Club decano del Distretto, Lions Club Bergamo Host, Il Lions Club Bergamo Sant’Alessandro, Il Lions Club Bergamo le Mura, Il Lions Club Bergamo San Marco e il citato Il Lions Club Bergamo Città dei Mille, coordinati dall’allora ZC Pierantonio Bombardieri, decidevano di affrontare la sfida di un grande e complesso Service congiunto.
L’obiettivo era quello di affrontare contemporaneamente diversi temi proposti da LCI, e cioè quello dell’Ambiente, quello della Fame e quello della Povertà intesa anche come necessità di creare opportunità di inserimento sociale per persone svantaggiate, ponendosi l’obiettivo di ridurre il più possibile gli sprechi alimentari, con il recupero, il controllo, la selezione e smistamento di prodotti ancora del tutto consumabili senza alcun rischio ma considerati non più utilmente commerciabili in quanto in prossimità della scadenza, e quindi sino ad allora destinati ad un oneroso (anche da punto di vista ambientale oltre che da quello economico) smaltimento come rifiuti.
Il recupero del “fresco”
Altre iniziative già operavano a fini analoghi, ma prevalentemente o quasi esclusivamente rivolte verso i prodotti alimentari “secchi” ed a più lunga conservazione (tipicamente oggetto delle periodiche “raccolte alimentari” indirizzate alla clientela dei supermercati), mentre la enorme massa dei rifiuti quotidianamente generati dalla Grande Distribuzione o dai Mercati Generali all’ingrosso è quasi totalmente costituita da prodotti “freschi” e di breve o brevissima conservazione, sia di provenienza industriale sia direttamente dai produttori agricoli.
Gli step del progetto
La complessità del progetto a richiesto di procedere attraverso un percorso ben programmato di step successivi:
- prima di tutto una fase di studio e documentazione, per una indispensabile conoscenza della materia e delle norme e regole che la riguardano, che ha portato ad un coinvolgimento di Last Minut Market, azienda nata come startup dell’Università di Bologna e oggi leader nazionale per quanto riguarda le metodologie di riduzione degli sprechi alimentari e il recupero e ridistribuzione delle eccedenze altrimenti destinate allo smaltimento. Tale azienda eletta come partner scientifico/legale del progetto ha fornito ai Club tutto il know how necessario alla miglior definizione degli obiettivi realisticamente raggiungibile e degli ambiti in cui circoscrivere il perimetro dell’intervento.
- Il secondo step del progetto è stato quello di entrare in contatto con una delle realtà che già avesse realizzato una concreta esperienza simile a quella ipotizzata. La cooperativa sociale CAUTO di Brescia, da tempo operante in diversi comuni della Provincia limitrofa nel campo della raccolta differenziata dei rifiuti domestici e urbani, ha sviluppato un’attività di recupero e ridistribuzione di eccedenze alimentari generate dalla Grande Distribuzione e dai Mercati Generali, e si è volentieri prestata a condividere con i Lions questa sua esperienza ed a favorirne la riproduzione sul territorio bergamasco.
- Il terzo step è stato quello, assai delicato e quindi oggetto di elevata attenzione, della scelta dei Partner operativi con i quali avviare finalmente una struttura in grado di provvedere alla raccolta, controllo, selezione e smistamento fisico delle eccedenze alimentari di un numero crescente di supermercati e del Mercato Ortofrutticolo bergamasco, ridistribuendole a organizzazioni benefiche che con le proprie mense forniscono pasti a persone indigenti o che riforniscono direttamente famiglie bisognose, realizzando tale redistribuzione non in modo generico e indifferenziato, ma con un sistema di scambio informativo che permetta di fornire a ciascun destinatario i prodotti di cui realmente questi ha necessità e che è quindi in grado di consumere senza generare ulteriori sprechi e rifiuti. La scelta, basata su una valutazione di competenze ed esperienze, ma anche di affidabilità e di serietà riconosciuta da soggetti sia privati che istituzionali, è caduta sulla Cooperativa Sociale Namastè, di elevata reputazione nella Provincia di Bergamo per la propria attività di collaborazione con numerosi Comuni per servizi rivolti agli anziani, nel campo della sanità e dell’assistenza domiciliare integrata, di cura delle persone con disabilità motoria e psichica, per l’infanzia, ed infine con un servizio di ristorazione sociale per mense scolastiche e aziendali, che garantisce un’opportunità occupazionale a persone svantaggiate.
Namastè, con i propri partner dell’associazione RIDÒ, sarà quindi il soggetto che gestirà e porterà avanti nel tempo, sviluppandolo ulteriormente, il Centro Logistico “Dispensa Sociale”, per la raccolta, selezione e smistamento del recupero alimentare realizzato insieme ai Lions che forniranno ancora nei prossimi anni un ruolo di supporto anche per la ricerca di ulteriori risorse anche attraverso finanziamenti pubblici.
La collaborazione con le istituzioni
Il passo successivo è quello che possiamo definire “di marketing e di promozione istituzionale”, iniziato già in parallelo alle due fasi precedenti, che ha avuto come obiettivi:
- in primis quello di individuare e coinvolgere nel progetto i possibili “conferitori” degli alimentari da recuperare (quindi le catene della grande distribuzione) che i soggetti potenziali “destinatari” che fossero interessati a partecipare alla implementazione del sistema di distribuzione dei beni recuperati basato sull’incontro programmato, attraverso sistematici contatti telematici, tra le disponibilità offerte e le concrete necessità/capacità di utilizzo in favore dei soggetti bisognosi, evitando il rischio della successiva ri-trasformazione di parte dei prodotti recuperati in nuovi rifiuti,
- in secondo luogo quello di presentare e far apprezzare dalle istituzioni del territorio la valenza del servizio proposto per l’ambiente e per le esigenze sociali comunitarie, cosa che si è concretizzata due anni or sono nella delibera del Comune di Bergamo per la riduzione della Tassa Comunale sui rifiuti per le imprese (GDO) che conferissero le proprie eccedenze di prodotti alimentari a organizzazioni in grado di agire secondo gli standard previsti dalla legge 155/2003 detta del “Buon Samaritano” che disciplina e incoraggia le donazioni di cibo destinato allo smaltimento equiparando il “consumatore finale” alle Onlus che effettuano la distribuzione gratuita ai bisognosi.
Di recente il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha ribadito il proprio appoggio al progetto affermando “La Dispensa Sociale è il pezzo che mancava, l’elemento di snodo, o di cerniera, delle varie attività di recupero e redistribuzione del cibo. Con un ulteriore atout: che a gestire il servizio saranno persone con disabilità, affiancate da operatori ed educatori. L’attività di riciclo diventa in questo modo, in aggiunta, uno strumento educativo e d’inclusione”. Anche la Regione Lombardia, attraverso gli Assessori competenti, ha riconosciuto in diverse occasioni la validità del progetto, il suo pieno appoggio alla sua realizzazione e alla sua proposta come “pilota” anche per analoghe iniziative da realizzare nelle altre provincie lombarde.
L’impiego del Crowdfunding
Infine, l’ultimo passaggio, che spesso è anche il più arduo da affrontare nei nostri Service, è stato quello della copertura economica degli investimenti materiali ed immateriali necessari per assicurare alla “Dispensa Sociale” (cioè al “prodotto” del nostro Service) la possibilità di una operatività piena e durevole nel tempo e anche di un suo ulteriore sviluppo. Quest’aspetto, oltre che, come ovvio, la generosità dei Club e dei loro soci, ha richiesto il reperimento e la raccolta di ulteriori significative risorse destinate a completare la realizzazione del Centro Logistico attrezzato secondo le vigenti normative, che consenta alla Cooperativa Namastè, cui è affidata la gestione operativa, di poter agire secondo i migliori standard e le migliori pratiche in materia.
Questo ha portato i Lions bergamaschi a sperimentare nuove modalità di raccolta fondi, uscendo dal terreno familiare delle iniziative ed eventi benefici che ci hanno sempre caratterizzato per coinvolgere su obiettivi specifici non solo i soci ma anche la comunità locale. I Club devono far fronte ad una pluralità di esigenze di servizio, non solo locali ma anche nazionali ed internazionali, per l’aiuto a fronte di eventi e calamità, per service nazionali o per le grandi campagne promosse da LCI e LCIF, quindi occorre sempre più adottare, per progetti particolari ed impegnativi come quello in questione, nuove e più moderne modalità, anche attraverso l’utilizzo del Web e dei Social.
A tale scopo il Progetto è stato sottoposto dai Lions a Bergamo Smart City & Community (associazione finalizzata a creare una rete territoriale con lo scopo in comune di migliorare la qualità della vita dei cittadini attraverso iniziative innovative su tematiche ambientali, economiche, culturali, tecnologiche, ecc., cui partecipano, oltre al Comune di Bergamo, la Diocesi di Bergamo, la Fondazione della Comunità Bergamasca Onlus, Confartigianato Imprese Bergamo, il Distretto per l’Innovazione del Kilometro Rosso, ed altri soggetti) che ha accolto il Progetto nella propria Piattaforma di Crowdfunding Civico per utilizzare tale canale di raccolta per la realizzazione degli investimenti relativi all’acquisto di un furgone refrigerato e di una nuova cella frigorifera, con la possibilità di accedere ad un contributo pari al 40% dell’obiettivo totale (25.000 Euro) qualora entro un mese dal lancio della raccolta fosse stato raggiunto, grazie a donazioni on line della cittadinanza, almeno il 60%) dell’importo complessivo. Tale “sfida” benefica, raccolta dai Lions e promossa e pubblicizzata soprattutto attraverso i social media, è stata superata, realizzando il target del 60% con tre giorni di anticipo rispetto alla scadenza. Anche di questa esperienza dovrà essere fatto tesoro, affinandone l’applicazione e soprattutto le modalità di promozione, per nuovi progetti comunitari.
Dispensa Sociale: dal progetto alla definitiva operatività
La Dispensa Sociale è ormai ben avviata e ha solide fondamenta per durare e per Servire nel tempo i bisogni della Comunità come protagonista dell’economia circolare nell’area bergamasca. L’idea è semplice e già attuata in diverse realtà: recuperare gli alimenti scartati dalla Grande Distribuzione Organizzata e dall’Ortomercato (eccedenze, prodotti prossimi alla scadenza, con qualche difetto al packaging e quindi non più commerciabili), ma ancora in buono stato, per ridistribuirli ad enti e istituzioni che si occupano di persone fragili con bisogni alimentari.
In questo modo chi dona i beni abbatte i costi smaltimento, si dà una risposta concreta alla fragilità delle persone e si evitano la produzione di rifiuti e di sprechi alimentari. In città e provincia sono molti i punti vendita (iper e supermercati) che si sono resi disponibili, pertanto occorre “soltanto” organizzare ed ottimizzare via via il processo di recupero e redistribuzione delle eccedenze alimentari fresche alle tante organizzazioni di volontariato che supportano le persone e le famiglie in difficoltà.
E’ anche un’occasione lavorativa per persone con disabilità che possono sperimentarsi in un’occupazione protetta. Attraverso l’ambito occupazionale, il progetto intende offrire uno spazio educativo in un contesto simile a quello lavorativo, dove sussistono ruoli, regole, mansioni e relazioni, dove la persona con disabilità possa sperimentarsi, mettere alla prova le proprie capacità e intraprendere nuovi percorsi di crescita. Già da parecchi mesi, con gradualità, la raccolta alimentare si è avviata e, in particolare negli ultimi due mesi si è aggiunto tra i “fornitori” l’Ortomercato, dal quale ogni settimana vengono raccolti mediamente cinque quintali di frutta e verdura che sono ridistribuiti ai soggetti bisognosi aiutando così concretamente, non in modo episodico ma con continuità , diverse centinaia di famiglie alla settimana: questo numero è ora destinato a salire rapidamente con la piena operatività della struttura creata.
Abbiamo avviato un grande ed esemplare Service, destinato a durare nel tempo, nel rispetto di tutte le indicazioni di Lions International, senza neppure necessità di accedere all’aiuto dei fondi di LCIF: ne dobbiamo essere tutti orgogliosi!
*Lions Club Bergamo Host