di Paolo Caimano*
Diciannove maestri della cucina internazionale stellati e non, 70 ricette etiche, oltre 200 pagine in italiano e in inglese. E’ il libro “Il Cibo degli Chef”, scritto con un solo obiettivo: raccogliere fondi. La metà destinati ai progetti Lions internazionali sul diabete, perché questo è un’iniziativa “lionistica”, pensata, organizzata e realizzata nel più puro spirito del “Lionismo”, cioè del servire il prossimo; e l’altra metà a sostegno di due illustri realtà italiane che operano nel campo delle cure diabetiche pediatriche e a favore della ricerca sui tumori infantili: l’Ospedale Buzzi di Milano e la Fondazione Umberto Veronesi.
E’ stato un lavoro lungo, appassionante, anche difficile, a tratti. Finalmente, dopo quasi un anno di impegno, di interviste, di traduzioni e di fotografie, il libro “Il cibo degli Chef” – presentato alla 102a Convention Internazionale dei Lions a Milano – è pronto e sarà distribuito in tutta Italia.
Un elenco completo, e continuamente aggiornato, dei punti vendita in cui acquistare “Il Cibo degli Chef” lo trovate sul sito del Lions Club Lainate: www.lionsclublainate.it
Il Cibo degli Chef: tra cucina etica e lotta al diabete
Ma che cos’è, in fondo, il libro “Il Cibo degli Chef”? E’ una nuova e importante iniziativa del Lions Club Lainate a favore delle persone più deboli e bisognose. Il testo racconta, attraverso le interviste di Roberta Rampini, giornalista del quotidiano “Il Giorno”, la vita, le esperienze e il successo di rinomati Chef, molti dei quali stellati. Ognuno di loro ha fornito, gratuitamente, tre ricette esclusive con il relativo metodo di preparazione. Voglio sottolineare che alcune ricette sono facili da eseguire, altre molto complicate, ma tutte con veri spunti di alta cucina.
Questi Chef, che in televisione sembrano ruvidi e irascibili, hanno invece risposto con garbo e interesse alle mie domande, dandomi il loro punto di vista sui temi fondamentali del Lionismo: La Fame nel mondo, l’Ambiente, il Diabete infantile di Tipo 1, lo spreco alimentare. Tema quest’ultimo che incontra in modo particolare la sensibilità di tutti questi celebri cuochi internazionali: tutti, infatti, hanno un’avversione verso lo spreco alimentare e sono attenti ai problemi delle popolazioni più povere. Anzi, alcuni di loro mi hanno confidato che cucinano nei ristoranti solidali, ormai numerosi in Italia.
A Lainate un ristorante solidale
E proprio questo, un ristorante solidale, sarà il prossimo progetto che già vede impegnato il Lions Club di cui sono presidente, in un nuovo e coinvolgente lavoro di organizzazione e solidarietà, per creare a Lainate un punto di ristoro aperto alle persone che sono nel bisogno, in collaborazione con i Servizi Sociali del Comune. Ma di questo progetto torneremo a parlarvi appena saremo pronti, e sarà il fiore all’occhiello del Lionismo sul territorio di Lainate.
Tornando al libro “Il Cibo degli Chef”, ogni ricetta riporta i valori nutrizionali, le Kilocalorie, i grammi di carboidrati, di proteine e di grassi per porzione. Hanno collaborato alla stesura medici nutrizionisti dell’Ospedale dei Bambini V. Buzzi di Milano, coordinati da Alessandra Bosetti e dal Prof. Gianvincenzo Zuccotti. I dati contenuti nel libro, infatti, sono utili per i malati di Diabete e per chi vuole nutrirsi consapevolmente.
Un libro per raccogliere fonti per LCIF
Hanno poi collaborato altri illustri personaggi di Lainate: Augusto Venturini, Vittorio Guardamagna. A irrobustire scientificamente il parterre dei collaboratori ci sono anche il Professor Giorgio Calabrese, medico nutrizionista, presidente del Comitato nazionale di Sicurezza alimentare del Ministero della Salute, e il Professor Giuseppe Di Fede, apprezzato conoscitore delle allergie alimentari.
“Il Cibo degli Chef” è un libro piacevole, di agile lettura, simpatico nell’impaginazione e, soprattutto, utile: 224 pagine scritte in italiano e in inglese. Importante sapere che tutti hanno offerto la loro collaborazione gratuitamente e che l’intero ricavato verrà suddiviso tra la Lions Clubs International foundation – LCIF, la AAGD Fondazione che assiste i bambini diabetici e le loro famiglie e la Fondazione Umberto Veronesi.
Un grazie di cuore alle tante persone, generose, sempre disponibili, davvero tantissime, impossibile ricordarle tutte, che hanno offerto la loro collaborazione in sintonia con il motto internazionale dei Lions: “We Serve”.
Il fondatore del Lionismo, lo statunitense Melvin Jones (1879-1961), ha scritto: “NON SI PUÒ ANDARE LONTANO FINCHÉ NON SI FA QUALCOSA PER QUALCUN ALTRO”. Questo libro fa un piccolo pezzo di strada. Vi invitiamo a condividerla con noi.
*Presidente Lions Club Lainate