Grande interesse per l’incontro organizzato dal LC Rovereto Host su un tema d’attualità quale “L’Italia tra Europa e Africa: quale futuro?” relatore l’on. Mario Raffaelli, grande conoscitori dell’Africa di oggi e di ieri, già sottosegretario agli Affari Esteri in tre governi diversi, oltre che rappresentante del governo italiano nelle trattative tra il Mozambico e la resistenza mozambicana, presidente della Conferenza di Pace per il Nagorno-Karabakh, e presidente di Amref, la più grande organizzazione sanitaria no-profit presente nel continente nero.
Più di ogni altra nazione europea l’Italia è interessata ad un’evoluzione positiva del continente africano, per cogliervi le opportunità di un grande mercato ma anche per limitare i rischi che potrebbero derivare da traffici illeciti e dal terrorismo.
Un continente dalle più diverse situazioni, sia politiche che economico-sociali, che oggi conta già un miliardo e trecento milioni di abitanti, che diventeranno due miliardi e quattrocento milioni già nel 2030. È improrogabile una politica internazionale che favorisca, con importanti investimenti infrastrutturali e aziendali, un progressivo sviluppo sociale dell’Africa. In particolare da parte dell’Occidente, con l’Europa e l’Italia in prima fila. Fondamentale la scelte delle strategie italiane, e soprattutto europee, verso questo continente, anche per frenare l’espansionismo cinese, non sempre positivo per le genti africane.
Per Raffaelli politica economica e solidarietà devono operare lungo un unico binario di collaborazione. L’emigrazione verso Italia e Europa potrà diminuire, ma non cesserà. È quindi necessario mettere in campo una più seria politica dell’accoglienza e dell’integrazione. L’Italia e l’Europa hanno le risorse, le capacità imprenditoriali e le strutture per poterlo fare con efficacia e dignità verso le persone che ci chiedono un’alternativa di vita.