di Rita Cardaioli Testa
Sara Simeoni, Roberto Wirth, Giorgio Soffiantini e Daniele Furlan sono campioni di solidarietà. Lo scorso 24 febbraio, in una affollatissima serata carica di emozione a Camposampiero, il governatore del distretto Lions 108Ta3 Antonio Conz li ha insigniti della più prestigiosa onorificenza del Lions Club International, la Melvin Jones Fellow.
Sara Simeoni, la grande atleta veronese campionessa olimpica nel salto in alto, conclusa l’attività agonistica si è impegnata in una campagna di sensibilizzazione nelle scuole, dove ha portato con il Progetto Fair Play gli ideali che hanno guidato il suo percorso sportivo.
“Il valore della corretta competizione, il rispetto dell’avversario e il gioco pulito – ha detto la Simeoni – sono fondamentali nello sport come nella vita. Sono i valori che in questi anni ho cercato di trasmettere agli oltre 15 mila ragazzi che ho incontrato”.
Roberto Wirth, titolare dell’Hassler di Roma, prestigioso hotel a Trinità dei Monti, ha raccontato la sua vita, la vita di un bambino nato sordo, diventato grazie alla tenacia e alla forza di volontà un uomo di successo.
“Ho dovuto superare tanti ostacoli – ha detto tra la commozione dei presenti – ma non mi sono mai scoraggiato. Ho lottato molto per farcela, ma ciò che più mi ha aiutato è stata la mia famiglia, che ha accettato da subito la mia condizione e non mi ha fatto mai sentire diverso”. Wirth ha fondato a Roma il Centro di assistenza per bambini sordi e sordociechi, per supportarli e sostenerli con borse di studio aiutandoli a costruire il loro futuro.
Al medico Giorgio Soffiantini una tragedia familiare ha sconvolto la vita: l’amatissima moglie Chiara è stata colpita da una forma molto aggressiva e precoce di Alzheimer. Ciò ha significato undici anni di amorevole assistenza, prima in casa poi necessariamente in una struttura, e un diario quotidiano, che alla fine del doloroso viaggio è diventato un libro. “Alois Alzheimer e Chiara”, questo è il titolo del libro, ha avuto subito un grande riscontro. Anche il presidente della Repubblica Mattarella dopo averlo letto ha voluto conoscere personalmente l’autore.
“Spero che ciò che ho scritto sia di aiuto alle famiglie – ha detto Giorgio Soffiantini ricevendo la MJF – perché questa malattia è un’esperienza devastante per i familiari, che non sanno cosa fare e come comportarsi. I ricoveri poi sono traumatici perché gli ospedali non sono attrezzati per accogliere questo tipo di malati. A questo riguardo noi Lions presenteremo al Parlamento un progetto di legge”.
I Leo del 108Ta3 hanno assegnato per mano del loro presidente distrettuale Alvise Paolucci la loro Melvin Jones Fellow 2020 a Daniele Furlan, giovane imprenditore trevigiano. Daniele è stato vittima 19 anni fa di un incidente stradale che gli ha cambiato la vita, costringendolo su una sedia a rotelle. Ma lui non si è perso d’animo e oggi, oltre a gestire l’azienda agricola di famiglia, realizza con il “Comitato Melograno” progetti per disabili e non autosufficienti, come la Spiaggia di Nemo a Jesolo che -dice- è aperta a tutti, nello spirito di inclusione di tutte le nostre iniziative.