di Carla Cifola*
Oltre ai già noti obiettivi del perseguimento del gender balance nella membership e nella leadership femminile, quest’anno New Voices ha visto ampliare i propri obiettivi e in linea con quanto indicato dal Presidente Internazionale Jung Yul Choi: il programma si sta così impegnando a livello internazionale per accogliere e valorizzare la diversità all’interno del club.
Diversità non soltanto di genere, dunque, ma anche di cultura, età, provenienza sociale. Proprio quest’ultimo obiettivo, la valorizzazione delle diversità, è quello che ha ispirato nel Multidistretto 103- France la nascita di un Club davvero speciale, il Paris Intercultural. Il Club, già omologato e che riceverà la Charter in questi giorni, ha visto la luce grazie alla determinazione e al forte impegno del Coordinatore multidistrettuale New Voices Paul Rouanet di Berchoux, deciso a dar corpo all’obiettivo diversità.
Composto da 20 giovani membri, uomini e donne tutti al di sotto dei 40 anni, metà dei quali ex Leo che avevano abbandonato l’associazione spesso a causa del gap generazionale, il Club ha la particolarità di essere composto da persone provenienti da culture e paesi diversi: Francia, Haiti, Benin, Madagascar, Costa d’Avorio, Italia, Germania. Il programma è già chiaro e il Club, in questa prima fase, agirà principalmente in due aree: ambiente e disabilità.
La prima attività in programma è un concerto jazz che vedrà esibirsi insieme sul palco esecutori diversamente abili e normodotati. Per quanto riguarda l’ambiente, il Club sta lavorando ad un progetto di permacoltura da realizzarsi in un’area vicino Parigi. Un ulteriore progetto, questa volta a favore dei bambini autistici, riguarderà l’uso dell’intelligenza artificiale nella lotta contro l’autismo. Molto concretamente, poi, i soci del club stanno anche pianificando la distribuzione di pasti a persone in difficoltà. E per non dimenticare i nostri amici a quattro zampe il Paris Intercultural si impegnerà anche in un progetto a favore degli animali randagi. Come inizio proprio non c’è male!
Gli incontri tra soci avverranno sia fisicamente (per chi vive a Parigi o nei suoi dintorni) sia telematicamente, via Skype o Gotomeeting. Uno dei compiti di chi vive a distanza sarà quello di essere attivi nel marketing e nel crowdfunding/fundraising per il finanziamento dei progetti. Le quote a carico dei soci saranno solo quelle internazionali, multidistrettuali e distrettuali.
‘Chiunque può partecipare alla vita attiva del club, anche se vive nell’altra parte del mondo’ afferma Paul Rouanet de Berchoux. ‘Maggiore è la diversità, più ricco è il club!’
Grande la soddisfazione e l’entusiasmo del Distretto 103 Ile de France e di tutti i club parigini (che insieme, nessuno escluso, sono sponsor della nuova realtà) per la nascita del Paris Intercultural, club sostenuto fortemente anche dal 2Vice Governatore. Sicuramente questo è un ulteriore importante passo verso la realizzazione degli obiettivi che il programma New Voices si propone, compreso quello della valorizzazione dei giovani. Auguri di cuore al nuovo club, unico nel suo genere in Francia e non solo.
*PDG, Speaker New Voices CA4 Europa