di Mariantonia Bencardino*
La carenza di donne nelle discipline scientifiche dipende da inclinazioni naturali, implicazioni culturali o altro? La risposta univoca forse non esiste, ma un dato incontrovertibile c’è ed è più concreto che mai: all’alba del 2020 il gap donne-uomini nelle discipline STEM (acronimo che sta per Science, Technology, Engineering and Mathematics) è ancora troppo elevato. Secondo i dati Unesco appena il 30% delle studentesse universitarie ha scelto materie STEM e meno di un ricercatore su tre, nel mondo, è donna. Un fenomeno preoccupante, soprattutto se si considera che queste discipline saranno tra quelle maggiormente abilitanti per i lavori di domani. Da qui l’importanza di sconfiggere i pregiudizi, superare gli stereotipi, accelerare il progresso dell’umanità promuovendo modelli di ruolo positivi ed iniziative volte a favorire la piena parità di genere in un settore cruciale come quello scientifico.
In tale contesto, l’11 Febbraio scorso, in occasione della giornata internazionale indetta dalle Nazioni Unite per celebrare le donne nella scienza, le New Voices del Distretto 108Ya insieme al Governatore Nicola Clausi, in collaborazione con il Lions Club Cosenza Rovito Sila Grande – Presidente Giulio Valentini, e con il Leo Club Cosenza “Marlena Parisi” – Presidente Mirko Riccelli, hanno promosso un convegno dando voce alla ricercatrice Irene Colosimo, recentemente annoverata tra le eccellenze dei giovani italiani nell’inserto speciale “Buone Notizie” del Corriere della Sera.
Irene, dopo aver illustrato le percentuali di donne e uomini laureati in materie STEM in Italia, ha emozionato e coinvolto la platea con il racconto della sua esperienza personale e professionale: quella di una giovane donna partita dalla Calabria, laureatasi in ingegneria ambientale ed oggi ricercatrice presso la Delft University of Technology, dove coordina un team scientifico internazionale per realizzare in Olanda barriere naturali a difesa dall’erosione costiera e dall’innalzamento del livello medio del mare.
Ai tanti giovani presenti in sala (circa 200 studenti provenienti da 5 Istituti Superiori della provincia di Cosenza) Irene ha più volte ripetuto di quanto sia determinante, nell’affrontare le piccole-grandi sfide di studio e di lavoro, munirsi di dedizione, tenacia, curiosità e spirito di sacrificio perché, come lei stessa ha affermato, “Le cose complesse non sono necessariamente difficili. Sono tanto meno difficili quanto più passione ci si mette”.
Il progetto scientifico su cui sta lavorando Irene Colosimo è servito da tramite per affrontare anche il tema del cambiamento climatico e delle urgenti azioni di adattamento su cui l’Olanda sta investendo da tempo e di cui l’intero mondo avrebbe bisogno, in particolare il fragile territorio dell’Italia e della nostra Calabria. Sono stati proiettati, a tal proposito, video ed immagini che ritraggono Irene intenta nel suo lavoro e che fanno parte del progetto di giornalismo costruttivo, denominato Adaptation, il cui autore, giornalista e divulgatore scientifico Marco Merola, ha moderato l’intero convegno arricchendone i contenuti.
Gli aspetti legati sia alla carenza delle donne nelle discipline scientifiche oltre che all’attuale problema della crisi climatica ed ambientale sono stati approfonditi, nel corso della discussione seguita all’intervento di Irene Colosimo, insieme ai rappresentanti dei principali ordini professionali e degli enti coinvolti nell’iniziativa stessa.
L’evento è stato infatti patrocinato dalla Camera di Commercio di Cosenza, dall’Ordine degli Ingegneri di Cosenza, dall’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Cosenza, dall’Ordine dei Giornalisti della Calabria ed è stato inoltre organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente dell’Università della Calabria, con l’Unità Operativa Autonoma per le Politiche della Montagna, Foreste, Forestazione e Difesa del Suolo della Regione Calabria e con il progetto Lions ALERT, risultando così un’importante occasione di pluralità e di confronto.
Ad impreziosire l’evento anche un video-messaggio inviato per l’occasione dalla Chairperson delle New Voices per l’area costituzionale 4-Europa, PID Elisabeth Haderer, la quale oltre a ricordare una figura femminile straordinaria quale Helen Keller, ha concluso i suoi saluti con la bella citazione di George Bernard Shaw: “Non si diventa saggi ricordando il passato, ma assumendosi la responsabilità del proprio futuro”.