di Sarah Siciliano
La vita ai tempi del coronavirus mostra a tutti noi non solo i gravissimi problemi causati dall’emergenza sanitaria, ma anche significative difficoltà economiche in tante famiglie: quelle che non hanno da mangiare, ma anche quelle che gestiscono piccoli esercizi commerciali di quartiere, che vedono ridotto il loro lavoro di vendita e di guadagno.
Così, lo Specialty Club Lions Puglia dei Patrimoni e dei Cittadini (Distretto 108 Ab Puglia), con il supporto di Confimprese Italia, ha deciso di contribuire a risolvere strutturalmente questo problema attraverso un service che coinvolge i piccoli negozi di quartiere e che abbiamo chiamato: la “spesa in sospeso”, mutuando nome e iniziativa sociale dalla tradizione napoletana.
Come nel «caffè in sospeso», con cui chi va al bar può donare (pagare e lasciare in sospeso, appunto) una tazzina di caffè a beneficio di uno sconosciuto, qui ciascuno di noi, quando va negli esercizi commerciali che aderiscono all’iniziativa, può acquistare beni di prima necessità (come ad esempio pasta, farina, zucchero, ecc..) a beneficio di sconosciuti che non hanno in questo momento la possibilità di comprarli.
I beni primari acquistati vengono lasciati “in sospeso” al commerciante, che li mette a disposizione dei bisognosi attraverso una rete di solidarietà che stiamo costruendo ogni giorno con parrocchie, assessorato al welfare, scuole, mondo del volontariato.
Inoltre, ciascuno di noi può farsi parte attiva del service coinvolgendo i commercianti “sotto casa” ad adottarla, e sollecitando così la crescita di un sistema a rete che adotti questa buona pratica, o ancora coinvolgendo il proprio comune/parrocchia per farla crescere.
Spesa in Sospeso: a chi rivolgersi?
Abbiamo attivato un indirizzo di posta elettronica dedicato non solo a chi ha bisogno di aiuto, ma anche a chi vuole aderire (spesainsospeso@gmail.com).
La sperimentazione è partita da una piccola bottega alimentare a Lecce (via Taranto 1), e sta già funzionando piuttosto bene. A mano a mano che riceviamo nuove disponibilità di esercizi commerciali, inviamo la locandina del progetto e le modalità operative, e mettiamo a disposizione l’elenco delle attività dov’è possibile realizzarla sui social.
Qui abbiamo lanciato una proposta: chi acquista qualcosa per la spesa in sospeso si fa una foto nel negozio, accanto alla locandina che promuove il service, e nomina tre amici perché facciano altrettanto. Tutto avviene nel rispetto delle norme di sicurezza vigenti, limitando gli spostamenti.
Questo service ci ricorda che noi Lions, che presidiamo tutto il territorio, possiamo essere portatori di salvezza non solo concorrendo al mercato delle donazioni, ma anche e soprattutto intervenendo strutturalmente per risvegliare il senso di comunità e solidarietà sopito e attivandoci con la nostra rete.
Perché, come ci ha ricordato Papa Francesco nella benedizione Urbi et Orbi 2020, nessuno si salva da solo.