Oggi il mondo sta vivendo un dramma che si riteneva confinato in un lontano passato.

Fino a pochi mesi fa l’ipotesi di dover combattere una terribile pandemia mondiale e che essa ci colpisse così da vicino non faceva parte dei “Temi Lions”.  Intervenire per aiutare dopo calamità come terremoti, alluvioni o carestie faceva parte del nostro know-how di “servizio”, ma non contro un invisibile, e mortale, virus… che noi stessi ci passiamo l’un l’altro, semplicemente stando vicini!

Come prima cosa abbiamo dato il buon esempio, non solo restando a casa, ma anche con azioni di convincimento sul territorio al rispetto delle ordinanze ministeriali, partendo da parenti, colleghi, amici, vicini di casa e conoscenti, sia direttamente, che attraverso i social network.

I Club hanno prontamente sospeso riunioni, incontri ed eventi pubblici, ma hanno continuato a operare utilizzando telefono, email, chat e conference call per poter individuare e decidere quali necessità si potevano soddisfare, dopo aver contattato enti e strutture ospedaliere per sapere da loro quali erano le più impellenti.

È apparso subito chiaro che il settore sanitario necessitava di molti e diversificati aiuti:

• Materiale sanitario DPI:
  mascherine, kit di protezione, camici monouso, guanti, scarpe, zerbini, presidi di biocontenimento, materiali per la sanificazione.
• Attrezzature e strumentazione ospedaliera:
  Letti di terapia intensiva, Ventilatori polmonari, Videolaringoscopi, Autorespiratori, Sonde polmonari, Ecografi, Saturimetri, Tanatogrammi, Bombole ossigeno, Termometri a infrarossi, Sterilizzatori di superficie, ma anche Sanificazione di intere Case di Riposo.
• Iniziative a favore del personale sanitario e dei ricoverati, come generi di conforto, focaccine, magliette, smartphone e tablet (per permettere ai ricoverati di fare video-telefonate con i familiari), ma anche aiutando a consegnare alimentari ai contagiati direttamente a domicilio.

I Club hanno operato effettuando versamenti diretti agli Enti, ma soprattutto con l’acquisto dei materiali e la consegna delle attrezzature direttamente agli Ospedali (in particolare Pronto Soccorso), la Protezione Civile, i Medici di Base, le Case di Riposo, la Croce Rossa -ma anche Verde, Bianca, Azzurra e d’Oro-, le Caserme dei Carabinieri, molti Comuni e le famiglie dei contagiati.

Dal punto di vista economico i Club hanno messo in campo competenze sia organizzative che operative, impegnando risorse proprie (già accantonate o fresche) e altre ottenute con azioni di raccolta fondi all’esterno. Tanti soci poi si sono attivati in prima persona per donare o per procurare o consegnare medicinali e viveri alle fasce colpite e più povere della popolazione.

È con orgoglio che si può sottolineare che la cifra (261.881 € al 31 marzo), messa a disposizione della battaglia contro il Coronavirus, nasce dal cuore e dalla partecipazione di tutti i 61 Club del Distretto 108Ia3 (Liguria di Ponente e Piemonte Sud Occidentale) che, con lo spirito e lo slancio che anima i Lions, hanno saputo essere presenti là dove c’è bisogno. E oggi il bisogno è grande, nelle nostre comunità, in tutta Italia e nel mondo intero.