Il Burkina Faso non è immune al contagio del Covid 19. Ad oggi, nel momento in cui parte la newsletter sono oltre 760 i contagiati con 51 vittime. Si stima che entro la fine del mese siano oltre 7000 le persone colpite dal coronavirus di cui le autorità saranno a conoscenza. Sicuramente in realtà molte di più in un paese dove la sanità è già ai limiti della sicurezza. A questo si aggiungono 600.000 rifugiati (di cui 180.000 bambini) dalle regioni del nordest a causa degli attentati dei terroristi operanti nelle zone al confine col Niger e col Mali. Non si può chiudere gli occhi in questo momento, ma tenere alta l’attenzione e la solidarietà.
Burkina Faso: orti di villaggio e microcredito
Non si ferma la passione e il coraggio di MK, anzi, con la collaborazione dell’Associazione MOISE di Koudougou sta programmando il lavoro in tre orti (Toega, Lalle Yactenga, Gounda) con tre tecnici (Babine, Pascal, Hermann) con un programma di formazione a 10 Soci di ciascuna cooperativa per gestire un programma di produzione orticola annuale su tre cicli completi di produzione.
E’ partito in contemporanea il progetto del supporto finanziario alle cooperative locali in Burkina. Con la collaborazione di MOISE e della Cassa Popolare di Koudougou. E’ stata attivata la garanzia di MK per il concessione dei prestiti, tramite microcredito fino a 300 giovani e donne affinché possano avere le disponibilità economiche necessarie all’acquisto delle sementi, dei piccoli attrezzi di lavoro, alle matasse di filo da tessere ed ai tessuti da cucire in aziende rurali ed artigiane locali. Un piccolo grande passo verso la costruzione di impresa e di futuro in Burkina.
Infine, in un momento particolarmente difficile MK continua ad assistere e supportare le esigenze sanitarie dei profughi, in prevalenza donne e bambini che dalle regioni del nord-est sono attualmente accampati alla periferia della capitale Ouagadougou. Il contributo di MK, che è rappresentato da dotazione di medicinali e piccoli strumenti sanitari di primo intervento, viene consegnato direttamente all’Ospedale Paul VI di Ouagadougou, allo staff della Cooperativa Sociale “La Providence” che ha aperto un ambulatorio presso il quartiere Yamga insieme ad alcuni medici Lions che sono direttamente impegnati nell’assistenza dei profughi.
