di Alberto Assanelli
E’ innegabile: il dover convivere con il COVID 19 ha stravolto le nostre abitudini di vita.
Questa, solo pochi mesi addietro, inimmaginabile compressione della quotidianità – lavorativa, relazionale, sociale – ha spiegato i propri effetti anche nella “vita Lion” sia di Club che di service.
Ciò nonostante, lo spirito Lion che da sempre contraddistingue il Pavia Host ha saputo trarre nuovi spunti proprio dalle difficoltà che tutti noi abbiamo dovuto affrontare.
Così, se da un lato, la voglia di fare gruppo e squadra ha fatto sì che gli incontri di Club trovassero dimora nelle stanze virtuali delle piattaforme informatiche, dall’altro, il forzato e doveroso stop non ha azzerato le iniziative programmate dal Lions Club Pavia Host, ma ne ha solo determinato la rimodulazione in ragione della pandemia in atto.
Il Presidente Angelo Fortunato, i membri del Consiglio e tutti i Soci si sono subito attivati per reperire, anche attraverso canali esteri ed extra continentali, dispositivi di protezione individuale e macchinari ad elevato contenuto tecnologico indispensabili per fronteggiare l’emergenza nei reparti ospedalieri.
Con orgoglio, quindi, il Pavia Host ed il Leo Club ad esso collegato hanno donato 500 mascherine chirurgiche alla mensa del fratello di Don Franco Tassone ed altrettante alla Caritas Diocesana, 2.500 all’IRCCS Mondino così come all’IRCCS Maugeri.
Non solo, sono stati forniti tre monitor multi-parametrici al reparto di Pneumologia, uno al reparto di Oncologia Pediatrica del Policlinico San Matteo ed un ECG portatile all’ATS di Pavia al fine di dotare di questo indispensabile strumento diagnostico le neonate USCA.
Con orgoglio possiamo dire che tali iniziative, oltre a registrare la gratitudine degli Enti e dei Vertici sanitari direttamente interessati, hanno ottenuto il plauso dell’intera Collettività anche grazie alla risonanza mediatica che è stata loro attribuita dalla stampa e dalle emittenti radiotelevisive locali.