La vera forza di un’associazione filantropica si misura in tempi di reale emergenza. E ciò, dall’obiettività nel saper valutare le esigenze prioritarie della propria comunità, dal coraggio di rivoluzionare tutti i progetti ampiamente pianificati e gli obiettivi a lungo prefissati per l’annata in corso ed, infine, ma non per importanza, dalla grinta per riuscire a realizzare, in piena situazione di crisi, numerosi service mirati a sostenere in concreto le criticità maggiori emerse a livello sanitario locale nella fase più difficile della estenuante guerra contro il contagio che ci ha visti tutti coinvolti.
Nell’ambito di questa cornice, il Lions Club Stradella Broni Montalino ha senz’altro saputo dare un segnale tangibile del proprio valore sul territorio. Grazie all’utilizzo di macchinari professionali messi generosamente a disposizione dalla Presidente del club Silvia Bonacina, le socie del club hanno immediatamente offerto la propria manualità per produrre mascherine chirurgiche in puro cotone su grande scala. Le mascherine sono state donate, fin dal mese di marzo scorso, alla croce rossa di Stradella ed all’ospedale civile di Broni – Stradella. In seguito, su richiesta dello stesso presidio ospedaliero, un altro corposo quantitativo di dispositivi di sicurezza è stato donato al reparto di oncologia del Policlinico San Matteo di Pavia.
Nel frattempo, il già programmato e tanto atteso incontro, che avrebbe dovuto tenersi con la scrittrice Sveva Casati Modignani in occasione della festa della donna, è stato tramutato in un service dal format diverso, debitamente “a distanza di sicurezza” (vendita, in alcuni esercizi commerciali di Broni e di Stradella, di un kit composto dall’ultimo romanzo della scrittrice unitamente ad una mascherina chirurgica creata dalle socie) che ha permesso di contribuire al finanziamento dei costi di produzione dei dispositivi di sicurezza.
Il club ha inoltre partecipato alla raccolta di fondi per il primo macchinario donato all’ospedale di Stradella: un ecografo portatile. Infine, il club ha contribuito al progetto di Zona che, il 13 maggio scorso, nell’ambito del più ampio progetto di raccolta fondi organizzata direttamente dai medici del presidio ospedaliero di Stradella preposti a curare i pazienti nella fase acuta della malattia, ha permesso di dotare l’ospedale, in piena fase emergenziale, di un ecocardiografo, macchinario indispensabile per riuscire a monitorare quotidianamente l’evoluzione della malattia.