Si è svolta il 19 giugno presso la Sala Napolitano del Comune di Lamezia Terme la cerimonia di premiazione del Concorso Nazionale Letterario “Lettere d’amore ai tempi del Coronavirus” organizzato dal Lions Club Lamezia Host presieduto dall’Avv. Anna Moricca, in collaborazione con la Grafichè Editore di Antonio Perri e Nella Fragale e l’Associazione Teatrale i Vacantusi di Lamezia Terme guidata dal Dott. Nicola Morelli e con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Lamezia Terme.
Il primo premio è andato ad Aurora Martello, studentessa del Liceo Tommaso Campanella di Lamezia Terme, autrice di una lettera a se stessa, ricca di spunti critici, digressioni e note poetiche, con riflessioni che hanno investigato la complessità di un tempo come quello della pandemia.
Il secondo premio è andato al cavese Alfonso Maria di Somma seguito da Letizia Savarese, Stella Roperto ed Edoardo Rosato.
Le lettere più belle sono state inserite nel volume “Lettere d’amore ai tempi del Coronavirus” edito da Grafichè Editore, con copertina curata dal Maestro Maurizio Carnevali, presentato nel corso della cerimonia di premiazione.
La Giuria tecnica del concorso era composta dall’assessore alla cultura del Comune lametino Giorgia Gargano, dalla scrittrice orvietana Laura Calderini, e dal docente e critico letterario Tommaso Cozzitorto.
Al concorso hanno partecipato i ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori residenti su tutto il territorio nazionale ed in particolare in Calabria, Basilicata, Campania, Lazio e Friuli Venezia Giulia.
“L’obiettivo che il Lions Club Lamezia Host si proponeva con l’organizzazione del concorso – chiosa il Presidente – era quello di sollevare una riflessione e un confronto generazionale. Agli estremi del contraddittorio viene collocata la comunicazione moderna, agevole e istantanea, e quella passata. Nell’era dei messaggi abbreviati e delle simpatiche emoticons, si voleva celebrare l’epoca antica delle missive. Lettere pregne di viva commozione, percepibile mancanza e trepidante attesa. Un periodo storico nel quale la corrispondenza epistolare serviva a stringere un nodo tra l’emigrato e la terra natìa. La partecipazione massiva al concorso in uno al contenuto e al pregio delle lettere pervenute e alla collaborazione preziosa di chi si è prodigato perché l’iniziativa potesse svolgersi, ci consentono di poter affermare con grande soddisfazione e gioia di aver raggiunto l’obiettivo prefissatoci”.